venerdì 19 novembre 2010

Guest blogger: Sara Trofa - C'è un libro, c'è una casa, c'è un sorriso

- Sara, vuoi scrivere una cosa per il blog La Musica è una Fiaba?


Iniziano
così certe storie. Con pochissimi ingredienti.
C’è un desiderio di bene che non ha motivazioni p
ratiche: è puro sesto sento e poi c’è qualcuno di veramente in gamba, in questo caso Sara Trofa di In Visibilio, motore propulsivo di tantissima materia bella e ispirata. Dovevo pubblicare questo scritto direttamente sul magnifico blog di Moine e Versetti, ma gli faccio fare una tappa intermedia nelle cose di qui. Perché energia di questo tipo è altamente contagiosa. Perché non è mai abbastanza l’investimento nell’impegno, nel colore e nella serenità di tutti bambini del mondo.
Prometto che entro domani sarà anche di là. :DD


«Voi che eravate purissima gioia [...]
voi che somigliavate ai cuccioli
degli altri animali [...]

voi che dormivate un sonno perfetto
e benedetto
voi che vi svegliavate ridendo
voi che facevate balletti strepitosi.
Voi, nostre divinità domestiche.
Nascete ancora, cuccioli. Restate.
Siate. Salvate. Giurate. Siate. Siate.
Siate.»
Mariangela Gualtieri, Sermone ai cuccioli della mia specie, L'arboreto


C'è un libro che domanda "Che cos'è un bambino?"
Ma come che cos'è un bambino? Che domanda è?
Ma sì, che cos'è un bambino. Prova tu a rispondere!

Beatrice Alemagna, Che cos'è un bambino, Topipittori

L'autrice dice che "un bambino è una persona piccola. È piccolo solo per un po', poi diventa grande" e dice anche che "un bambino ha piccole mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole".

E adesso scrivitelo nella mente che "i bambini assomigliano alle spugne. Assorbono tutto: il nervosismo, le cattive idee, le paure degli altri. Sembrano dimenticare, ma poi rispunta tutto dentro la cartella, o sotto le lenzuola, oppure davanti a un libro".

C'è un libro con le storie di bimbi senza storia, di quando il mondo non si cura affatto di cos'è un bambino e allora ci sono i bambini soldato, i bambini lavoratori, i bambini affamati, i bambini violati, i bambini spaventati, i bambini ammalati, i bambini che da soli devono conoscere e difendere i loro diritti.

Lorenzo Terranera e Giovanni Floris, Storiedibimbisenzastoria, Lapis

C'è un libro che sa cos'è una casa, una casa a misura di persona e di bambino. Lo fa con le rime e dice: "io mi costruirò una casa,/ dove il giorno è un buongiorno,/ rispettosa, affettuosa, con ricordi e con ritorno."

Roberto Piumini e Svjetlan Junakovic, Una casa che mi piace, Carthusia

C'è un libro in cui le case vengono distrutte, buttate giù dai carri armati e dalle bombe. In questa storia la casa che fa da scuola è ancora in piedi e allora la sua strada si chiama "Via della Scuola che è ancora lì" ma non si può sapere, forse domani cambierà nome – come "Via della Fabbrica di Tazze" che è diventata "Via dei Cocci rotti". E allora non è facile orientarsi, non è facile vivere, ma i bambini lo sanno fare perché vagabondano tutto il giorno, vanno in esplorazione e cosa incontrano? Incontrano muri di cemento, e militari.

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Antonio Pingue e Giulia Moroni, Majd il Glorioso, Sinnos

C'è un libro in cui altro che militari, lì c'è un'arma planetaria ed ecologica - il sorriso - con la quale i bambini costruiscono un ponte fra due terre nemiche, per giocare tutti insieme e vivere finalmente, vivere. Semplicemente.

Max Bollinger e Stepan Zavrel, Il ponte dei bambini, Arka


C'è una strega buona e di tutti i colori che mi ha invitata a casa sua, sul suo blog sorridente: a lei un inchino e un piccolo seme col fiocco.

E c'è CASA VIVA, che sa CHI è un bambino e per la quale si metterà insieme un mattoncino la prossima domenica, 21 novembre da MOINE E VERSETTI.

Sara Trofa

CHE SIA CHIARO AL MONDO, SARA: IO TI ADORO!
Camilla
Zelda was a writer

A domenica!!

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