- Sara, vuoi scrivere una cosa per il blog 
La Musica è una  Fiaba?
Iniziano 
così certe storie. Con pochissimi ingredienti.
C’è un desiderio di bene che non ha motivazioni pratiche: è puro sesto sento  e poi c’è qualcuno di veramente in gamba, in questo caso Sara Trofa di In Visibilio, motore  propulsivo di tantissima materia bella e ispirata. Dovevo pubblicare questo  scritto direttamente sul magnifico blog di Moine e Versetti,  ma gli faccio fare una tappa intermedia nelle cose di qui. Perché energia di  questo tipo è altamente contagiosa. Perché non è mai abbastanza l’investimento  nell’impegno, nel colore e nella serenità di tutti bambini del mondo.
Prometto che entro domani sarà anche di là. :DD

  «Voi che eravate purissima gioia [...]
voi che  somigliavate ai cuccioli
degli altri animali [...]
voi che dormivate un  sonno perfetto
e benedetto
voi che vi svegliavate ridendo
voi che  facevate balletti strepitosi.
Voi, nostre divinità domestiche.
Nascete  ancora, cuccioli. Restate.
Siate. Salvate. Giurate. Siate. Siate.
Siate.»
Mariangela Gualtieri, Sermone ai cuccioli della mia  specie, L'arboreto
 
C'è un libro che domanda "Che cos'è un bambino?"
Ma come che  cos'è un bambino? Che domanda è?
Ma sì, che cos'è un bambino. Prova tu a  rispondere! 
  Beatrice Alemagna, Che cos'è un bambino, Topipittori
 L'autrice dice che "un bambino è una persona piccola. È piccolo  solo per un po', poi diventa grande" e dice anche che "un bambino ha piccole  mani, piccoli piedi e piccole orecchie, ma non per questo ha idee piccole".
 E adesso scrivitelo nella mente che "i bambini assomigliano  alle spugne. Assorbono tutto: il nervosismo, le cattive idee, le paure degli  altri. Sembrano dimenticare, ma poi rispunta tutto dentro la cartella, o sotto  le lenzuola, oppure davanti a un libro".
 C'è un libro con le storie di bimbi senza storia, di quando il  mondo non si cura affatto di cos'è un bambino e allora ci sono i bambini  soldato, i bambini lavoratori, i bambini affamati, i bambini violati, i bambini  spaventati, i bambini ammalati, i bambini che da soli devono conoscere e  difendere i loro diritti.

 Lorenzo Terranera e Giovanni Floris,  Storiedibimbisenzastoria, Lapis
 C'è un libro che sa cos'è una casa, una casa a misura di  persona e di bambino. Lo fa con le rime e dice: "io mi costruirò una casa,/ dove  il giorno è un buongiorno,/ rispettosa, affettuosa, con ricordi e con  ritorno."
  Roberto Piumini e Svjetlan Junakovic, Una casa che mi  piace, Carthusia
 C'è un libro in cui le case vengono distrutte, buttate giù dai  carri armati e dalle bombe. In questa storia la casa che fa da scuola è ancora  in piedi e allora la sua strada si chiama "Via della Scuola che è ancora lì" ma  non si può sapere, forse domani cambierà nome – come "Via della Fabbrica di  Tazze" che è diventata "Via dei Cocci rotti". E allora non è facile orientarsi,  non è facile vivere, ma i bambini lo sanno fare perché vagabondano tutto il  giorno, vanno in esplorazione e cosa incontrano? Incontrano muri di cemento, e  militari.
 
  

Antonio Pingue e Giulia Moroni, Majd il Glorioso,  Sinnos
 C'è un libro in cui altro che militari, lì c'è un'arma  planetaria ed ecologica - il sorriso - con la quale i bambini costruiscono un  ponte fra due terre nemiche, per giocare tutti insieme e vivere finalmente,  vivere. Semplicemente.

 Max Bollinger e Stepan Zavrel, Il ponte dei bambini,  Arka
 
C'è una strega buona e di tutti i colori che mi ha invitata  a casa sua, sul suo blog sorridente: a lei un inchino e un piccolo seme col  fiocco. 
 E c'è CASA VIVA, che sa CHI è un bambino e per la quale si  metterà insieme un mattoncino la prossima domenica, 21 novembre da MOINE E  VERSETTI.
 Sara Trofa 
 
 CHE SIA CHIARO AL MONDO, SARA: IO TI  ADORO!
Camilla
Zelda was a writer
A domenica!!