Casa Viva si trova in una delle favelas più povere di Rio de Janeiro, dove l'unica cosa che conta è la sopravvivenza e dove molti bambini vivono in condizioni di forte degrado sociale. Per questa ragione, il rischio di cadere in una spirale di violenza, ai margini della società, è altissimo.
Il Cesvi sostiene CASA VIVA da più di 12 anni e lavora per dare a questi ragazzi un’alternativa di vita concreta restituendo loro la possibilità di costruirsi un futuro diverso.
Leonidio Pereira è il responsabile delle Case del Sorriso del Cesvi a Manguinhos.
"I bambini e i ragazzi di cui ci occupiamo qui provengono da realtà veramente difficili, dove violenze, abusi e violazioni dei più elementari diritti sono all’ordine del giorno.
All’interno delle Case il Cesvi promuove attività di educazione, cultura e cittadinanza per bambini, adolescenti e giovani in situazione di vulnerabilità sociale. Le attività che si svolgono nei laboratori riguardano tematiche specifiche: l’educazione, il sostegno scolastico, l’informatica, la musica, il teatro, la danza, le arti plastiche, la poesia, l’educazione alla salute e lo sport.
L’obiettivo principale è quello di promuovere la cultura dei diritti assieme agli stessi bambini e giovani; stimolare le potenzialità con allegria e libertà all’interno di una comunità profondamente colpita dalla violenza e dalla violazione dei diritti; ampliare il coinvolgimento delle famiglie.
Il 21 dicembre scorso, grazie al sostegno dell’associazione locale Fiocruz, Casa Viva si è arricchita di una nuova e preziosa risorsa: una biblioteca che stimolerà nei ragazzi della favela la ricerca del sapere e della conoscenza e rinforzerà la realizzazione di azioni integrate con diversi gruppi comunitari.
Al momento la biblioteca dispone di circa 5.500 libri e offre proposte culturali proattive, con l’obiettivo di trasformarsi in un centro di promozione della lettura. La biblioteca si integra alle altre iniziative in corso a Manguinhos e vuole contribuire a creare un ambiente permeato dai valori della solidarietà e della partecipazione critica, cosciente e attiva.
Un grande evento si è verificato nei giorni scorsi nella favela di Manguinhos. Jackson de Souza, uno dei ragazzi che Cesvi cerca di allontanare dalla strada e dalla violenza attraverso lo sport, è stato scelto tra 500 adolescenti per entrare a far parte della Confederazione Brasiliana di Calcio (CBF)."
Uno dei progetti mirati ad aiutare i ragazzi delle favelas che sono esposti alla violenza di strada vede proprio lo sport come strumento fondamentale di coinvolgimento. Il Progetto Kuarup coinvolge più di cento tra bambini e ragazzi, tra i 12 e i 17 anni, in diversi sport quali: calcio maschile e femminile, pallavolo e basket.
Un grande evento si è verificato nei giorni scorsi nella favela di Manguinhos. Jackson de Souza, uno dei ragazzi che Cesvi cerca di allontanare dalla strada e dalla violenza attraverso lo sport, è stato scelto tra 500 adolescenti per entrare a far parte della Confederazione Brasiliana di Calcio (CBF)."
Uno dei progetti mirati ad aiutare i ragazzi delle favelas che sono esposti alla violenza di strada vede proprio lo sport come strumento fondamentale di coinvolgimento. Il Progetto Kuarup coinvolge più di cento tra bambini e ragazzi, tra i 12 e i 17 anni, in diversi sport quali: calcio maschile e femminile, pallavolo e basket.
Una delle principali attività del Kuarup è la partecipazione al Campionato delle Favelas di Rio de Janeiro, promosso dalla CBF. È proprio all’interno della XII edizione del Campionato Maschile, realizzato quest’anno, che Jackson de Souza, un ragazzo di 14 anni che frequenta la casa del Sorriso dal 2004, è stato selezionato insieme ad altri 21 coetanei. E così Jackson si recherà insieme alla squadra negli Stati di Paraná e Santa Caterina per realizzare una serie di incontri con gli altri club locali.
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